mercoledì 18 dicembre 2013

BASTA BUGIE SULL'AEROPORTO DI CAMPOFORMIDO



Il Comitato per la Tutela di Villa Primavera, vista la piega grottesca che sta assumendo la vicenda dell'aeroporto di Campoformido, in cui stanno prendendo posizione varie lobby e portatori d'interesse, intende puntualizzare quanto segue:
È falso che il Malignani ha raccolto 1.200 firme a favore dell'asfaltatura della pista abbandonata da 1.100 metri, come dall'Istituto e da più parti sostenuto. Nell'appello del Malignani (Prot.n.11363/A20, consultabile su http://aermalignani.org/index.php/8-notizie/30-appello), non c'è alcun riferimento a una pista da asfaltare!
È falso che il Comitato per la Tutela di Villa Primavera non ha partecipato alla riunione indetta dal Malignani come sostenuto dalla Dirigente dell’Istituto: era infatti presente il nostro presidente Mellone.
È falso che nell'aeroporto di Campoformido ci siano due piste: in base alla pubblicazione l'Impresa Aeroporto in Italia, Ministero dei Trasporti e della Navigazione, che cita come fonte AIP Italia - Enav 1997, p. 370: “nel sedime aeroportuale di 17 ettari vi è UNA pista in terra battuta di metri 730X40”. In tutti i successivi “annuari” consultabili online è indicata solo la pista in erba da 730 metri.
È falso come sostiene il Malignani che nelle imprese del Friuli Venezia Giulia siano necessari tecnici aeronautici: in base alla periodica indagine Excelsior del Ministero del Lavoro (2012), il fabbisogno in provincia di Udine e FVG di tecnici per la manutenzione degli aerei è pari a zero.
È falso come sostengono Malignani e Fondazione Lualdi che per fare formazione e per la sicurezza dei voli sia necessaria una pista in asfalto di 1.100 metri: tra gli aeroporti della stessa classe di Campoformido nel Nord Italia solo 4 su 9 hanno la pista più lunga di Campoformido e solo una tra queste è asfaltata (Annuario ENAC 2006).

Il Comitato per la Tutela di Villa Primavera

venerdì 22 novembre 2013

È PARI A ZERO LA RICHIESTA DI DIPLOMATI A INDIRIZZO AERONAUTICO IN FVG Lo precisa il Comitato di Villa Primavera citando i dati ufficiali di Unioncamere e Ministero del Lavoro

In merito a recenti articoli di stampa su “ampi e assicurati sbocchi di lavoro” per gli studenti di manutenzioni aeronautiche, il Comitato per la Tutela di Villa Primavera, citando le fonti ufficiali, precisa che nessun diplomato con profilo aeronautico troverà occupazione nelle imprese del Friuli Venezia Giulia. È quanto emerge leggendo le pagine 39-41 della pubblicazione “diplomati e lavoro del sistema informativo Excelsior. Gli sbocchi professionali dei diplomati nelle imprese italiane per il 2012” di Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, scaricabile sul sito web excelsior.unioncamere.net/
Invitiamo chi è in possesso di dati diversi di citarne la fonte, ovvero il soggetto – meglio se rientrante nel SISTAN - che li ha prodotti.
Dalla pubblicazione di Unioncamere apprendiamo che le assunzioni previste per professioni aeronautiche, in tutta Italia, sono pari a 290 unità nel 2012 e che i posti di lavoro disponibili si concentrano in poche province, caratterizzate dalle presenza di grandi aeroporti (Varese, Roma): 120 meccanici aeronautici, 80 piloti di aereo, 70 controllori di traffici aereo e 20 trasferisti. Nel Nord est le assunzioni previste sono 50, compresa la componente nautica, in Friuli Venezia Giulia, lo ribadiamo, sono ZERO. Da tale dato ne consegue che i diplomati aeronautici del Malignani lavoreranno e produrranno PIL in altre regioni italiane, o peggio, all'estero. Si punti invece su mestieri in cui gli imprenditori friulani non trovano manodopera qualificata e su cui si continua ad investire pochissimo, con gravi danni per la competitività delle imprese regionali.
In Friuli stiamo ricominciando a vedere la gente emigrare, ci sono sempre più disoccupati e un giovane su tre non trova lavoro. Secondo noi appare incredibile che molti rappresentanti delle istituzioni e politici locali intendono spendere milioni di euro nell’asfaltatura della pista dell’aeroporto di Campoformido, promuovendo un progetto che ha effetti devastanti sulla vita di migliaia di abitanti a Villa Primavera, Campoformido e Pasian di Prato e sull’ambiente dei prati stabili e non porta alcun beneficio tangibile all’economia regionale.
Alla luce dei dati illustrati chiediamo ai presidenti della Regione Serracchiani e della Provincia Fontanini (lei è stato il nostro sindaco, e conosce la situazione sul campo) di non assecondare progetti inutili - che producono esternalità negative per la popolazione friulana e producono intelligenze per territori extra-regionali - e anzi di censurare il continuo stillicidio di notizie sull’asfaltatura della ormai inesistente pista da 1.100 metri che stanno provocando allarme, paure e sofferenza a molti abitanti e soprattutto ai più anziani.

Il Comitato per la Tutela di Villa Primavera

«Guai rinunciare al Parco del volo» Campoformido, appello di Scarabelli (Pd) alla Provincia: sono in ballo 2,5 milioni

CAMPOFORMIDO La Provincia sostenga il progetto per il recupero e la valorizzazione dell’ex aerocampo di Udine-Campoformido: è l’invito che il vicepresidente del consiglio provinciale Arnaldo Scarabelli (Pd) rivolge al presidente Pietro Fontanini mediante question time, cui verrà data risposta lunedì, alle 9, nel corso dell’assemblea di palazzo Belgrado. «L’amministrazione provinciale di Udine, che ha competenze riguardo alla programmazione e organizzazione della rete scolastica, all’arricchimento della didattica  e l’orientamento verso il lavoro degli studenti – spiega Scarabelli -, deve sostenere con convinzione e decisione il progetto  congiunto dell’Isis Malignani e della Fondazione Carlo Leopoldo Lualdi per la rivitalizzazione dello scalo, ottimo contesto per il consolidamento delle infrastrutture indispensabili a coltivare il sogno del volo e della manutenzione dei velivoli». «Non deve venire meno il ruolo di eccellenza dell’offerta formativa e professionale  del Malignani – continua Scarabelli - perché per i ragazzi che vogliono seguire il percorso delle costruzioni e manutenzioni aeronautiche, molto tecnico e specializzato, gli  sbocchi di lavoro sono ampi e assicurati. Il prossimo 10 dicembre, di fronte a una risposta negativa a tale progetto di recupero dell’aerocampo, l’Enac, ente preposto al rilascio delle licenze Easa di manutentore aeronautico valide a livello europeo e che riconosce i crediti formativi per gli allievi frequentanti il corso di costruttori aeronautici all’Isis Malignani, molto probabilmente trasferirà l’investimento promesso di 2,5 milioni di euro a Capua in Campania e, conseguentemente, la Fondazione Lualdi si ritirerà anch’essa dal progetto e non renderà più disponibile il proprio milione di euro già stanziato». Un’occasione, quella del “Parco del volo” di Udine Campoformido – auspica Scarabelli - che va letteralmente presa “al volo”, «perché la qualità degli apprendimenti degli  studenti, l’adeguamento delle loro competenze professionali al cambiamento dei saperi scientifico-tecnologici per un pronto impiego occupazionale dei giovani e lo sviluppo economico e culturale del territorio friulano deve essere una mission prioritaria delle istituzioni pubbliche che si occupano del binomio fondamentale scuola-impresa, in un rapporto tra capitale umano, innovazione tecnologica e crescita industriale che deve essere sempre più equilibrato e proiettato al superamento dell’attuale grave crisi». (p.b.)

Un’alternativa a Lavariano per l’aeroporto Paravano e cittadini: all’ex Todt le attività che a Campoformido hanno difficoltà a partire

MARTEDÌ, 19 NOVEMBRE 2013





MORTEGLIANO Le attività che all’aeroporto di Campoformido trovano difficoltà a partire, perché non trasferirle a Lavariano dove c’è una pista già asfaltata? Alcuni cittadini, fra cui l’imprenditore Renzo Paravano, candidano l’ex area Todt, dove la Fly Synthesis produce e collauda i suoi ultraleggeri, e la relativa pista, che risulta sottoutilizzata. L’aeroporto di Campoformido – è il ragionamento – è ormai stretto fra Villa Primavera, parte del capoluogo, Santa Caterina, cui si aggiunge viale Venezia a Udine, zone troppo densamente abitate per pensare a uno sviluppo come quello prospettato. La struttura di Lavariano, diversamente, si trova in piena campagna. La Fly Synthesis Srl, localizzata sulla strada provinciale 78 al chilometro 12, con 19 addetti, dal 2006 fabbrica ultraleggeri spediti prevalentemente al mercato internazionale: dalla Svezia all’Australia, da Israele alla Nuova Zelanda e al Sudamerica. Lo stabilimento sorge su terreni di proprietà, mentre la pista è stata ottenuta in concessione trentennale dal Comune di Campoformido, a cui era stata trasferita la competenza dalla Provincia di Udine dopo la dismissione da sito militare. La società utilizza la pista ex Todt che è stata sistemata e asfaltata per 600 metri (in totale misura 2 chilometri): il sito è attualmente campo di volo e non ancora aviosuperficie, classificazione che richiederebbe ulteriori certificazioni e autorizzazioni. Tra Fly Synthesis e il Malignani, che come noto attende la riqualificazione dello scalo di Campoformido come sede ideale per la formazione dei futuri manutentori, esistono già forme di contatto: gli studenti svolgono, infatti, stage anche presso la ditta di Lavariano; inoltre, la Fly mantiene rapporti di collaborazione con Aero Club Friulano. Un ostacolo al prolungamento della pista usata dalla Fly potrebbe essere l’interferenza della strada provinciale Lavariano-Risano e della comunale Lavariano-Samamrdenchia. Paola Beltrame

Futuro aeroporto, allarme a Villa Primavera Perplessità sul piano Malignani: perchè per fare formazione c’è bisogno di una nuova pista?

CAMPOFORMIDO «Non più sorvoli, ma sorvoli più sicuri» è stato detto all’incontro organizzato dal Malignani l’altra sera sugli effetti della pista da 1.100 metri che Enac pensa di asfaltare all’aeroporto di Campoformido. Parole che non hanno convinto villa Primavera: si teme l’impatto di velivoli con apertura alare superiore. «Nessuno è contro la formazione dei giovani – si dice nel quartiere –, però l’attività dell’aeroporto deve restare entro i limiti attuali. Non riusciamo a capire perché il Malignani per fare formazione abbia bisogno di una nuova pista, non capiamo perché la Fondazione Lualdi dopo aver vinto il bando che non la prevedeva ora ponga l’aut-aut sull’asfaltatura della stessa». Tante le domande: «Su quali realizzazioni sono stati spesi i contributi assegnati in questi ultimi anni per il Parco del volo; quanto costerà alla Regione la gestione dell’aeroporto, quand’anche Enac glielo regali recintato e con pista asfaltata?». E ancora: «Come cambieranno i vincoli e perché all’incontro del Malignani non sono stati fatti vedere i piani di rischio?». Ma soprattutto preoccupano «gli step successivi», gli sviluppi futuri. «Siamo inferociti – esclama Giulietta Grimaldi, un’insegnante del luogo –, è chiaro che qui diventerebbe pericoloso vivere. Già ora con le acrobazie pare d’essere in guerra. La Regione non ha risorse per sostenere posti di lavoro e ospedali. Sarebbe meno costoso far andare gli studenti in pullman a Ronchi». «Discutibile la raccolta di firme promossa da una scuola per un’opera aeroportuale», dice Domenico Montanaro, primario di nefrologia e presidente Ado locale, che aggiunge: «Nell’era dei programmi al computer c’è bisogno di una pista per formare i manutentori?». E ribadisce la preoccupazione per l’incremento del rischio sull’abitato del Villaggio. Paola Beltrame

Aeroporto, dal Malignani sì alla pista L’appello dell’istituto: a Campoformido per la formazione di manutentosi serve una struttura adeguata con 1.100 metri

CAMPOFORMIDO Agli studenti in aeronautica del Malignani, accanto alle attività culturali museali e di ricerca, serve trovarsi a contatto con velivoli di ultima generazione. Quindi, allo scalo di Campoformido dalla pista da 1.100 metri non si può prescindere: da qui parte il futuro per la formazione dei manutentori. Il progetto, che comprende sinergie con il mondo dell’innnovazione in industria ma non solo, è stato presentato all’Isis dal dirigente scolastico Ester Iannis. Che ha annunciato che l’appello perché il piano si realizzi è stato sottoscritto da oltre 1200 persone (tra l’altro, 185 firme di professionisti e imprenditori, 102 dal mondo universitario, 63 piloti, 71 artigiani, 85 pensionati, 55 studenti). Ma bisogna fare presto: termine il 10 dicembre, si saprà se i 2 milioni di euro stanziati da Enac per la riqualificazione dell’aeroporto con l’asfaltatura della pista da 1.100 metri saranno utilizzati in loco o dirottati altrove; stessa fine per il milione di euro promesso dalla Fondazione Lualdi, assegnataria della porzione regionale del sedime, che condizionerebbe l’accettazione all’asfaltatura della stessa pista. Ma come superare la contrarietà del Comune di Campoformido? Una conferenza dei servizi, o un accordo di programma potrebbero ristabilire quello che è stato definito «un interesse generale per non vedere morire il glorioso aeroporto fra hangar arrugginiti e rovi». Ma Enac, come ha spiegato il generale Enrico Camerotto, che ha affiancato la dirigente con dettagli tecnici e normativi, potrebbe anche agire d’imperio. Presenti diversi consiglieri di minoranza di Pasian di Prato, Comune invece favorevole al progetto Enac. Iannis ha precisato che «il progetto di interesse nazionale Enac “incontra” il nostro progetto: non ci sono progetti del Malignani che determinano i progetti Enac». La dirigente, rispondendo a rilievi emersi recentemente, ha sottolineato che «il Malignani fa il suo lavoro di scuola e formazione: se tratta di lunghezza della pista è perché è stato richiesto espressamente da Enac di esprimersi sulla necessità e vantaggi della pista da 1.100 metri in relazione alle esigenze del progetto formativo». Caratteristiche che già l’ente di Stato, autorità in materia, ha definito: «l’asfaltatura aggiornata consente di migliorare direzione, decollo, standard di sicurezza in caso di avaria. Sempre di aviazione generale si tratterà, nessun nuovo vincolo urbanistico, incremento di voli contenuto». Paola Beltrame

«Il Malignani non parli della pista»

Messaggero Veneto 06-11-13, p. 29 Nazionale



CAMPOFORMIDO Sulla raccolta di firme da parte del Malignani a proposito dell’aeroporto di Campoformido interviene il Comitato per la tutela di Villa Primavera, presieduto da Massimo Mellone, per ribadire che «il recupero, lo sviluppo scolastico espositivo e museale per la cultura e la storia dell’aeronautica li auspichiamo. Ciò che i cittadini non vogliono è che il territorio venga stravolto, modificando i vincoli territoriali, svalorizzando le case. Pertanto continuiamo a opporci all’asfaltatura della pista di 1.100 metri, che cambierebbe la vita degli abitanti di Villa Primavera, Santa Caterina e Campoformido, portando qui aerei di apertura alare fino a 24 metri. Se al Malignani interessa la formazione, la pretenda senza porre condizioni sulla lunghezza della pista». Il comitato ribadisce l’invito a «spiegare in un dibattito pubblico in Comune il progetto che il Malignani vuole che sia realizzato. Alla radio il dirigente scolastico ha affermato – con quale competenza? – che la pista da 1.100 metri è necessaria per la sicurezza. Dunque, gli aerei che volano sulle nostre case non sono sicuri? I dirigenti scolastici si occupino della sicurezza delle scuole, lasciando quella del territorio ai sindaci». Quanto alla formazione dei manutentori: «Se il Malignani pretende per i suoi corsi formativi piste più lunghe – prosegue il comitato –, perché non si sposta a Ronchi dei Legionari?». Inoltre: «Secondo l’indagine “Diplomati e lavoro del sistema informativo Excelsior, gli sbocchi professionali dei diplomati nelle imprese italiane per il 2012” di Unioncamere e Ministero del lavoro, il fabbisogno in Fvg di diplomati a indirizzo aeronautico è zero. Non siamo contrari alla formazione degli studenti, ma come cittadini ci chiediamo se sia giustificato spendere 3 milioni di euro e a chi andranno questi soldi che provengono dalle nostre tasse».

domenica 27 ottobre 2013

venerdì 18 ottobre 2013

Ecco l'intervento del Sindaco a Radio Spazio

Bisogna cliccare su Gjal e Copasse 181013 


http://www.radiospazio103.it/publisher/download/section/


giovedì 17 ottobre 2013

Il Sindaco di Campoformido interviene sull'aeroporto

Domani 18 ottobre alle ore 11.00 il Sindaco di Campoformido Andrea Zuliani interverrà a Radio Spazio 103 sulla questione dell'aeroporto di Campoformido.

Per chi vuole seguire in Streaming

http://www.radiospazio103.it/publisher/radio103/section/

martedì 15 ottobre 2013

Aeroporto di Campoformido: il Comitato di Villa Primavera chiede alla Regione di confermare gli impegni presi.

VILLA PRIMAVERA 15/10/2013



Il fantasma dell’aeroporto di Campoformido da diverso tempo aleggia sui giornali locali e regionali e se da una parte si presta al gioco spingere le autorità politiche a prendere posizione e far credere di avere grossi consensi, continua tra gli abitanti locali a creare confusione ed incredulità per il ventilato sviluppo di piani di volo ed atterraggio di aerei di grandi dimensioni. Come abitanti del territorio e come Comitato di Villa Primavera vogliamo provare a fare alcune considerazioni ed a chiedere eventuali chiarimenti. Per prima cosa rimaniamo fermi alle dichiarazioni effettuate lo scorso febbraio, in campagna elettorale, dall'attuale presidente della Regione Debora Serracchiani (Messaggero Veneto 24-02-13) che affermava: «L'unica progettualità possibile per una struttura come l’aeroporto di Campoformido è di restare uno scalo per aerei da turismo e svolgere la funzione di centro di formazione al servizio dei manutentori aeronautici del Malignani. Sono convinta che per assolvere alle funzioni di formazione e turismo le strutture esistenti si potrebbero migliorare, ma senza stravolgere l’assetto globale». Infine: «Non possiamo sottovalutare – concludeva l’attuale presidente del Fvg –, come invece ha fatto finora la Regione, le preoccupazioni del Comune di Campoformido, che intende elaborare un piano di sicurezza e del rischio mantenendo i vincoli urbanistici esistenti. Procedere a un intervento di altro tipo senza tener conto dei Comuni è controproducente».
Senza entrare in questa sede in discorsi tecnici sentiamo il dovere di dire che la diatriba sulla lunghezza delle piste da asfaltare è il vero problema da far conoscere alla popolazione, una pista di lunghezza inferiore agli 800 mt consente un decollo ed atterraggio di aeroplani con una apertura alare inferiore ai 12 metri, mentre una pista con lunghezza superiore agli 800 consentirebbe un atterraggio e decollo di aeroplani con apertura alare 2 volte più grandi, se ciò dovesse accadere ci troveremmo di fronte allo stravolgimento di tutto il territorio circostante, frazioni, comuni e non solo di Villa Primavera. Come Comitato mi preme inoltre fare alcune considerazioni economiche, nel momento in cui si tagliano gli ospedali, si riducono i servizi, si tende a ridurre il numero dei piccoli aeroporti nella nostra regione, alcune persone vogliono sviluppare altri siti operativi, perché? Cosa vogliono fare? Di chi sono i soldi che saranno spesi, forse ci sono privati pronti ad investire i propri soldi, ma sicuramente sappiamo che l’Enac è disposta ad intervenire con 2 milioni di euro, soldi che derivano dalle tasse dei cittadini.
Circola voce che la pattuglia acrobatica possa in breve lasciare Rivolto (speriamo ovviamente di no), operazione utile per cercare di ridurre ed ottimizzare le risorse dell’aeronautica, in questo caso cosa accadrà di questo sito?
Tutti conosciamo le difficoltà che attraversa l’aeroporto di Ronchi dei Legionari, come cittadini vorremmo sapere quanti soldi dei contribuenti virtuosi che pagano le tasse vengono utilizzati per finanziare le asfittiche casse dell’aeroporto regionale. Io credo che qualsiasi politico, di qualsiasi partito, che appoggi lo sviluppo dell’aeroporto di Campoformido abbia il dovere di comunicare in trasparenza i conti e di quanto costerà alla comunità questo aeroporto, di quanto ci costa attualmente l’aeroporto regionale e di programmare un eventuale piano per l’aeroporto di Rivolto e come verrà speso ogni singolo euro. Ora in una fase in cui la classe politica si combatte su quante e quali tasse far pagare o sulla eventuale possibilità di tagliare servizi e pensioni sono convinto che sia un loro dovere essere trasparenti e dirci chiaramente a quale persona andranno questi soldi, chi sarà il responsabile chi li gestirà dettagliatamente, dovranno anche dire ai cittadini che parte dei nuovi sacrifici chiesti serviranno per lo sviluppo di un terzo aeroporto nel raggio di 50 km.
La cosa comunque più strana che ad oggi tutti parlano di una sviluppo di incredibili attività industriali e commerciali, di progetti formativi che necessitano di grandi aerei ma ad oggi non si è mai visto un piano industriale, un progetto!!
Se è vero che l'aeroporto vuole aprirsi alla popolazione sviluppando attività culturali e museali, non dovrebbe alzare barriere e filo spinato, ancora più imponenti di quando l'aeroporto era militare, proprio per questo sosteniamo il Sindaco e gli assessori a difendere il territorio comunale ed a chiedere conto di eventuali errori ed abusi commessi nell’allestire la nuova recinzione dell’area aeroportuale.
Abbiamo letto che l’Isis Malignani ha la necessità di sviluppare attività di formazione di manutenzione e volo per 27 studenti , che la dirigente dell’istituto Ester Iannis si lamenta perché il territorio e le autorità comunali non favoriscono i suoi progetti. Noi invitiamo la dirigente a venire a presentare in dettaglio in una conferenza pubblica, in presenza del Sindaco e degli assessori, presso il comune di Campoformido i piani dettagliati dello sviluppo dell’aerea aeroportuale e di discuterne in dettaglio con la cittadinanza, spiegandoci la necessità dell’asfaltatura della pista (anche sulla base delle recenti dichiarazioni del WWF) ed in particolare di quella di 1100 mt.
DOMENICA, 13 OTTOBRE 2013

Pagina 51 - Provincia

La Regione: nuova vita all’aeroporto

Campoformido, gli assessori Santoro e Peroni: lavori di riqualificazione e manutenzione, compresa l’asfaltatura della pista




di Michele Fontana wCAMPOFORMIDO

 La giunta Serracchiani si muove perché sia data nuova vita all’aeroporto di Campoformido. Non solo sul fronte delle attività formative-culturali del Parco del volo, ma anche per il vero e proprio «esercizio del volo, sia pure nel rigoroso rispetto dei limiti stabiliti dalla legge e delle finalità formative della concessione». Dunque, «la Regione auspica che sia realizzato, con il concorso di tutti gli attori istituzionali coinvolti, ogni intervento di riqualificazione e manutenzione della struttura aeroportuale, compresa l’asfaltatura della pista necessaria allo scopo». L’uscita dell’amministrazione regionale avviene per bocca degli assessori Mariagrazia Santoro e Francesco Peroni dopo l’ennesima sollecitazione proveniente dal territorio affinché non vada persa l’opportunità che l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ha offerto al Friuli Venezia Giulia – in particolare ai Comuni di Campoformido e di Pasian di Prato – con la già ultimata recinzione dello scalo e la disponibilità a investire 2 milioni di euro per asfaltare la pista. Già, ma quale? Quella di 730 metri su cui punta Campoformido o quella di 1.100, gradita a Pasian di Prato? Una delle soluzioni potrebbe essere data dall’intervento su 730 metri della pista di 1.100, compromesso che salvaguarderebbe gli interessi della comunità di Villa Primavera e di quella di Santa Caterina, assieme a quelli di chi conta sul rilancio dell’aeroporto, per il quale Enac pretende pure che i due enti locali redigano i piani di rischio, distinti sì, ma univoci. Santoro e Peroni riaffermano la volontà di «favorire ogni iniziativa utile al compimento delle attività previste dalle Fondazione Lualdi», aggiudicataria della concessione delle attività di formazione, sviluppo culturale e museale previste nell’area. Secondo i due assessori, «non dobbiamo perdere l’occasione di restituire a nuova vita un sito storicamente così importante e dalle potenzialità straordinarie sotto molteplici punti di vista, soprattutto in presenza di un soggetto disponibile a effettuare investimenti rilevanti sul territorio», come Enac. La Fondazione Lualdi «intende sviluppare progetti di formazione tecnologica in concerto con istituti scolastici di indirizzo aeronautico della regione e un percorso espositivo e museale per recuperare e valorizzare la cultura e la storia aeronautica del territorio. Al concessionario, infine, è attribuita la facoltà di sviluppare attività industriali e commerciali nel settore aeronautico, nella misura necessaria a sviluppare i progetti formativi e museali espositivi, nonché a concorrere alla manutenzione del compendio». La Regione intende così sostenere anche gli obiettivi perseguiti dall’Isis Malignani nell’area per la manutenzione dello scalo, con laboratori e, appunto, attività di esercizio di volo. Proprio la dirigente dell’istituto, Ester Iannis, rileva che «per gli appassionati di volo e tecnologia, l’aeroporto di Campoformido dal 1914 è luogo ricco di memoria. Dopo il passaggio nel 2008 dall’Aeronautica militare al demanio civile, l’area ha perso progressivamente vitalità e importanza. Associazione Aer Malignani e Isis Malignani, scuola istituita a Udine nel 1937 come corso di costruttori aeronautici e oggi in Italia unica istituzione scolastica pubblica riconosciuta da Enac per la certificazione dei crediti della licenza di manutentore aeronautico conseguiti nel corso degli studi, ritengono indifferibile un’azione concreta di recupero e rivitalizzazione dell’area»

sabato 16 marzo 2013

Spese per tassa immondizie triplicate rispetto a prima della differenziata

Qui di seguito pubblichiamo una mail inviataci da un concittadino per la quale vi chiediamo un commento, uno spunto, una riflessione, in modo da poter intavolare un discorso con chi di competenza. Grazie.

Buongiorno,

Vi scrivo per sapere se avete in programma di sensibilizzare il Comune di Campoformido riguardo a un problema molto sentito dalle famiglie di Villa Primavera. 

Argomento:  i prezzi della "raccolta differenziata" dei rifiuti a Villa Primavera. 
Infatti, confrontando il costo di tale servizio rispetto a quello precedentemente fornito dal comune - la raccolta presso i cassonetti - si evince un aumento
di circa 300%. Il costo di un servizio pubblico, e pertanto fornita in regime di monopolio, che beneficia soprattutto la A&T.
Da un confronto prezzi per lo stesso servizio nel comune di Udine, calcolato al metro quadro, le cifre ammonta infatti a circa 70% in meno di quello che si paga a Villa Primavera. 

In un periodo nel quale molte famiglie non riescono ad arrivare a fine mese, un esborso di tale entita' mi sembra assolutamente ingiustificato, soprattutto perche' in molti comuni la differenziata ha portato a una riduzione dei costi. 
 
La motivazione della messa in opera di questo servizio cosi' poco ottimizzato al controllo dei costi (con camion che entrano e escono in ogni via o vicolo,  si fermano e ripartono in continuazione, e diversi addetti dedicati alla raccolta) e' stata, "l'abbiamo fatto perche' i cittadini del comune non differenziavano bene"; Ormai possiamo considerare detta motivazione molto obsoleta, in quanto tutti i cittadini del comune hanno imparato a suddividere bene i rifiuti nelle diverse tipologie. 

Ritengo sarebbe un'alternativa interessante per molti avere la scelta tra il servizio di recupero dei rifiuti presso l'abitazione, e quello di conferimento volontario presso un deposito,un cassonetto, o un'area dedicata

 Vi ringrazio per l'attivita' del Vs. Comitato, sperando che affrontiate anche questo problema. 

CF

Villa Primavera: il Comitato chiede trasparenza sull'aeroporto di Campoformido


Il Comitato per la Tutela di Villa Primavera denuncia che da tempo appaiono sulla stampa locale notizie contraddittorie sull'aeroporto di Campoformido, con allarmi su piani di rischio e vincoli territoriali, che potrebbero imporre limiti agli edifici, alla presenza di scuole, centri sportivi ed altri insediamenti aperti al pubblico.
Diversi politici locali, regionali e nazionali hanno manifestato il loro pensiero e le loro proposte ma noi del Comitato siamo convinti che i cittadini non siano messi in condizione di capire con precisione cosa sta succedendo e quale sarà l’assetto definitivo dell’aeroporto.
Il nostro Comitato punta a riaffermare la validità della soluzione più semplice e meno onerosa per tutti, partendo dalla constatazione che «... la pista attualmente in uso di metri 730x40 mantiene i vincoli da Piano di Rischio all'interno dei vincoli storici aeroportuali oggi esistenti in base alla tipologia di aeromobili idonei all'uso della stessa...». Anche l'Aero Club Friulano ha scritto «... di non avere necessità alcuna alla modifica dell'attuale pista in uso di m. 730x40 in funzione della propria attività lavorativa ed in base alla tipologia di aeromobili idonei all'uso della stessa come previsto da AIP Italia...» (Cit. Interrogazione Strizzolo 4-17754 del 24/9/2012).
L’attuale Giunta Regionale lo scorso 1° marzo ha diramato un comunicato stampa ufficiale dal titolo «Aeroporto di Campoformido: Riccardi, no a nuovi vincoli territoriali. Vanno mantenute le attuali tipologie di traffico». Tale posizione è stata sostanzialmente confermata anche dalla candidata alla presidenza regionale Debora Serracchiani.
Il Comune di Campoformido ha giustamente approvato all'unanimità un piano di rischio per la suddetta pista che non modifica l’attuale assetto territoriale. A questo punto perché c’è ancora qualcuno che persevera a creare allarme nella popolazione? Non possiamo credere che il vero obiettivo di Enac e Comune di Pasian di Prato sia spendere i soldi dei cittadini per asfaltare ex-novo una pista da 1.100 metri, per aerei con apertura alare fino a 24 metri, con nuovi vincoli in una area che negli ultimi 40 anni ha consolidato uno stabile assetto antropologico.
Noi cittadini chiediamo a cosa serve una nuova pista da 1.100 mt? Quali sono i suoi possibili sviluppi? Cosa si vuole fare atterrare e che non è mai atterrato negli ultimi 50 anni? Cosa si vuole mettere in sicurezza? Pensate se si dovessero mettere in sicurezza o redigere piani di rischio per tutte le piste di atterraggio presenti in regione ed attive durante il periodo bellico! Questi soggetti presentino un dettagliato business plan e dicano con chiarezza quali sono i progetti che vogliono sviluppare.
Il nostro Comitato non è per principio contrario a nuove iniziative ma vorremmo trasparenza su come vengono spesi i soldi dei cittadini. Ci piacerebbe una maggiore apertura alla popolazione dell’area aeroportuale, anche con piste ciclabili e sentieri tra i prati, piuttosto che una chiusura, come quella fatta finora dall’Enac con recinzioni, di cui recenti notizie di stampa hanno già evidenziato la non conformità.
Manteniamo piena fiducia nel lavoro delle istituzioni e chiediamo all'assessore regionale di convocare un tavolo di confronto tra le parti, aperto anche ai cittadini e siamo sicuri che potrà essere trovata una soluzione che non crei nuovi vincoli e sia rispettosa delle esigenze e del benessere delle popolazioni dei due comuni interessati.
Se chiamati noi saremo pronti a dare il nostro contributo.


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domenica 3 marzo 2013

Aeroporto, non si cambia Sollievo a Villa Primavera -articolo di Paola Beltrame.

CAMPOFORMIDO Enac rinuncia ad asfaltare la pista da 1.100 metri. Il passo indietro sul progetto da 2,5 milioni di euro sarebbe emerso nel corso dell’incontro di venerdì a Ronchi dei Legionari; il condizionale è d’obbligo, non c’è conferma ufficiale. Del resto si sussurrava che Enac avrebbe stanziato il finanziamento solo se la Regione Fvg avesse fatto altrettanto: ma l’assessore Riccardo Riccardi, presente all’incontro, come abbiamo riferito, assieme ai referenti di Campoformido e Pasian di Prato, ha chiarito che non ci sono fondi da investire. La novità solleva Villa Primavera, alla quale l’asfaltatura di quella pista avrebbe creato preoccupazioni. Dall’allungarsi del cono di rischio sull’abitato, a vincoli su nuove costruzioni, deprezzamento delle esistenti, limiti agli assembramenti (a rischio l’apertura dello Sporting), traffico di velivoli più potenti. «Ci auguriamo – dicono al comitato di Villa Primavera (www.villaprimavera.blogspot.com) – che la sospensione del progetto sia dovuta al buon senso e non alla mancanza di soldi». Che sia questo o quello il motivo, il comitato della frazione dice di «confidare nel sindaco Zuliani, che sta facendo il possibile per tutelare i cittadini». A sostegno di questa azione, il gruppo presieduto da Massimo Mellone (consiglieri Antonella Fiaschi, Luciano Cautero, Marco Nistri, Nicola Serio e Roberto Pozzuto) raccoglierà firme per chiedere alle istituzioni di non incrementare le attività di volo. Per mantenere lo status quo è anche Arduino Conti, responsabile dell’Aeroclub friulano, organismo nominato fiduciario Enac e di fatto gestore delle attività aeroportuali per conto dell’ente proprietario. «Non ci interessa come Acf – dice Conti – una cattedrale nel deserto quale sarebbe la pista da 1.100 metri, dato che la Regione sta tirando il freno sugli investimenti». Del resto non ci si può attendere altro sullo scorcio del mandato, inoltre bisogna tenere conto del momento che è tutt’altro che di vacche grasse. «Ormai la città ha fagocitato l’aeroporto – riflette il referente di Acf – e una situazione di tensione con i residenti potrebbe provocare la chiusura di tutte le attività e l’arrivo delle ruspe per far sorgere qui ville e condomini». Un basso profilo è quello che auspica Conti «per mantenere aperto questo storico scalo che non ha uguali sul territorio nazionale. Del resto, vista la crisi, dove sono questi nugoli di aeroturisti che verrebbero ad atterrare qui?».

Riccardi: l’aeroporto non aprirà al traffico commerciale - articolo di Paola Beltrame.

CAMPOFORMIDO «La Regione rispetta le autonomie locali»: così ha esordito l’assessore regionale alle infrastrutture, Riccardo Riccardi, accompagnando l’intervento di mediazione fra Comuni e Enac circa lo sviluppo dell’aeroporto di Campoformido. Non si amplierà l’attuale traffico: tale l’esito dell’incontro di ieri a Ronchi dei Legionari, presenti oltre all’assessore della giunta Tondo anche Costantino Pandolfi, Massimo Cattani e Domenico Rana di Enac, il sindaco di Campoformido, Andrea Zuliani, e il vice di Pasian di Prato, Andrea Pozzo. Riccardi si è detto favorevole a «un piano di rischio condiviso, che possa contemperare le esigenze urbanistiche con la presenza delle piste, mantenendo le attuali tipologie di traffico da scalo non commerciale». Lo storico impianto, culla dell’acrobazia collettiva e della Pan, adesso scalo minore gestito dall’Aeroclub Friulano, è compresa tra quelle che Enac intende trasferire agli enti locali. Per Riccardi rappresenta «un patrimonio che la Regione è pronta ad acquisire nelle forme che stabilirà un apposito tavolo tecnico». Delle tre piste, quella da 730 metri con fondo erboso è operativa, di un’altra, 1100 metri, viene impiegato un tratto per l’atterraggio degli alianti. Sulle quali c’è ancora disaccordo: secondo Enac «vanno fatti piani di rischio rapportati alla presenza delle due piste certificate e commisurati all’attuale operatività dello scalo», ma per Zuliani solo quella da 730 metri è documentata e su quella va fatto il piano. Riccardi tenta la mediazione: «La stesura, da parte dei Comuni, d’intesa con Enac, dei piani di rischio non vada a determinare ulteriori vincoli». Zuliani si è detto preoccupato per le conseguenze sulla prevista riapertura delle tre piscine dello Sporting Primavera. Una preoccupazione che l’Enac pare fugare, parlando di «coerenza tra previsioni urbanistiche e vincoli». (p.b.)