DOMENICA, 13 OTTOBRE 2013
Pagina 51 - Provincia
La Regione: nuova vita all’aeroporto
Campoformido, gli assessori Santoro e Peroni: lavori di riqualificazione e manutenzione, compresa l’asfaltatura della pista
di Michele Fontana wCAMPOFORMIDO
La giunta Serracchiani si muove perché
sia data nuova vita all’aeroporto di Campoformido. Non solo sul fronte
delle attività formative-culturali del Parco del volo, ma anche per il
vero e proprio «esercizio del volo, sia pure nel rigoroso rispetto dei
limiti stabiliti dalla legge e delle finalità formative della
concessione». Dunque, «la Regione auspica che sia realizzato, con il
concorso di tutti gli attori istituzionali coinvolti, ogni intervento di
riqualificazione e manutenzione della struttura aeroportuale, compresa
l’asfaltatura della pista necessaria allo scopo». L’uscita
dell’amministrazione regionale avviene per bocca degli assessori
Mariagrazia Santoro e Francesco Peroni dopo l’ennesima sollecitazione
proveniente dal territorio affinché non vada persa l’opportunità che
l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ha offerto al Friuli
Venezia Giulia – in particolare ai Comuni di Campoformido e di Pasian di
Prato – con la già ultimata recinzione dello scalo e la disponibilità a
investire 2 milioni di euro per asfaltare la pista. Già, ma quale?
Quella di 730 metri su cui punta Campoformido o quella di 1.100, gradita
a Pasian di Prato? Una delle soluzioni potrebbe essere data
dall’intervento su 730 metri della pista di 1.100, compromesso che
salvaguarderebbe gli interessi della comunità di Villa Primavera e di
quella di Santa Caterina, assieme a quelli di chi conta sul rilancio
dell’aeroporto, per il quale Enac pretende pure che i due enti locali
redigano i piani di rischio, distinti sì, ma univoci. Santoro e Peroni
riaffermano la volontà di «favorire ogni iniziativa utile al compimento
delle attività previste dalle Fondazione Lualdi», aggiudicataria della
concessione delle attività di formazione, sviluppo culturale e museale
previste nell’area. Secondo i due assessori, «non dobbiamo perdere
l’occasione di restituire a nuova vita un sito storicamente così
importante e dalle potenzialità straordinarie sotto molteplici punti di
vista, soprattutto in presenza di un soggetto disponibile a effettuare
investimenti rilevanti sul territorio», come Enac. La Fondazione Lualdi
«intende sviluppare progetti di formazione tecnologica in concerto con
istituti scolastici di indirizzo aeronautico della regione e un percorso
espositivo e museale per recuperare e valorizzare la cultura e la
storia aeronautica del territorio. Al concessionario, infine, è
attribuita la facoltà di sviluppare attività industriali e commerciali
nel settore aeronautico, nella misura necessaria a sviluppare i progetti
formativi e museali espositivi, nonché a concorrere alla manutenzione
del compendio». La Regione intende così sostenere anche gli obiettivi
perseguiti dall’Isis Malignani nell’area per la manutenzione dello
scalo, con laboratori e, appunto, attività di esercizio di volo. Proprio
la dirigente dell’istituto, Ester Iannis, rileva che «per gli
appassionati di volo e tecnologia, l’aeroporto di Campoformido dal 1914 è
luogo ricco di memoria. Dopo il passaggio nel 2008 dall’Aeronautica
militare al demanio civile, l’area ha perso progressivamente vitalità e
importanza. Associazione Aer Malignani e Isis Malignani, scuola
istituita a Udine nel 1937 come corso di costruttori aeronautici e oggi
in Italia unica istituzione scolastica pubblica riconosciuta da Enac per
la certificazione dei crediti della licenza di manutentore aeronautico
conseguiti nel corso degli studi, ritengono indifferibile un’azione
concreta di recupero e rivitalizzazione dell’area»
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