domenica 3 marzo 2013

Aeroporto, non si cambia Sollievo a Villa Primavera -articolo di Paola Beltrame.

CAMPOFORMIDO Enac rinuncia ad asfaltare la pista da 1.100 metri. Il passo indietro sul progetto da 2,5 milioni di euro sarebbe emerso nel corso dell’incontro di venerdì a Ronchi dei Legionari; il condizionale è d’obbligo, non c’è conferma ufficiale. Del resto si sussurrava che Enac avrebbe stanziato il finanziamento solo se la Regione Fvg avesse fatto altrettanto: ma l’assessore Riccardo Riccardi, presente all’incontro, come abbiamo riferito, assieme ai referenti di Campoformido e Pasian di Prato, ha chiarito che non ci sono fondi da investire. La novità solleva Villa Primavera, alla quale l’asfaltatura di quella pista avrebbe creato preoccupazioni. Dall’allungarsi del cono di rischio sull’abitato, a vincoli su nuove costruzioni, deprezzamento delle esistenti, limiti agli assembramenti (a rischio l’apertura dello Sporting), traffico di velivoli più potenti. «Ci auguriamo – dicono al comitato di Villa Primavera (www.villaprimavera.blogspot.com) – che la sospensione del progetto sia dovuta al buon senso e non alla mancanza di soldi». Che sia questo o quello il motivo, il comitato della frazione dice di «confidare nel sindaco Zuliani, che sta facendo il possibile per tutelare i cittadini». A sostegno di questa azione, il gruppo presieduto da Massimo Mellone (consiglieri Antonella Fiaschi, Luciano Cautero, Marco Nistri, Nicola Serio e Roberto Pozzuto) raccoglierà firme per chiedere alle istituzioni di non incrementare le attività di volo. Per mantenere lo status quo è anche Arduino Conti, responsabile dell’Aeroclub friulano, organismo nominato fiduciario Enac e di fatto gestore delle attività aeroportuali per conto dell’ente proprietario. «Non ci interessa come Acf – dice Conti – una cattedrale nel deserto quale sarebbe la pista da 1.100 metri, dato che la Regione sta tirando il freno sugli investimenti». Del resto non ci si può attendere altro sullo scorcio del mandato, inoltre bisogna tenere conto del momento che è tutt’altro che di vacche grasse. «Ormai la città ha fagocitato l’aeroporto – riflette il referente di Acf – e una situazione di tensione con i residenti potrebbe provocare la chiusura di tutte le attività e l’arrivo delle ruspe per far sorgere qui ville e condomini». Un basso profilo è quello che auspica Conti «per mantenere aperto questo storico scalo che non ha uguali sul territorio nazionale. Del resto, vista la crisi, dove sono questi nugoli di aeroturisti che verrebbero ad atterrare qui?».

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