venerdì 22 novembre 2013

«Guai rinunciare al Parco del volo» Campoformido, appello di Scarabelli (Pd) alla Provincia: sono in ballo 2,5 milioni

CAMPOFORMIDO La Provincia sostenga il progetto per il recupero e la valorizzazione dell’ex aerocampo di Udine-Campoformido: è l’invito che il vicepresidente del consiglio provinciale Arnaldo Scarabelli (Pd) rivolge al presidente Pietro Fontanini mediante question time, cui verrà data risposta lunedì, alle 9, nel corso dell’assemblea di palazzo Belgrado. «L’amministrazione provinciale di Udine, che ha competenze riguardo alla programmazione e organizzazione della rete scolastica, all’arricchimento della didattica  e l’orientamento verso il lavoro degli studenti – spiega Scarabelli -, deve sostenere con convinzione e decisione il progetto  congiunto dell’Isis Malignani e della Fondazione Carlo Leopoldo Lualdi per la rivitalizzazione dello scalo, ottimo contesto per il consolidamento delle infrastrutture indispensabili a coltivare il sogno del volo e della manutenzione dei velivoli». «Non deve venire meno il ruolo di eccellenza dell’offerta formativa e professionale  del Malignani – continua Scarabelli - perché per i ragazzi che vogliono seguire il percorso delle costruzioni e manutenzioni aeronautiche, molto tecnico e specializzato, gli  sbocchi di lavoro sono ampi e assicurati. Il prossimo 10 dicembre, di fronte a una risposta negativa a tale progetto di recupero dell’aerocampo, l’Enac, ente preposto al rilascio delle licenze Easa di manutentore aeronautico valide a livello europeo e che riconosce i crediti formativi per gli allievi frequentanti il corso di costruttori aeronautici all’Isis Malignani, molto probabilmente trasferirà l’investimento promesso di 2,5 milioni di euro a Capua in Campania e, conseguentemente, la Fondazione Lualdi si ritirerà anch’essa dal progetto e non renderà più disponibile il proprio milione di euro già stanziato». Un’occasione, quella del “Parco del volo” di Udine Campoformido – auspica Scarabelli - che va letteralmente presa “al volo”, «perché la qualità degli apprendimenti degli  studenti, l’adeguamento delle loro competenze professionali al cambiamento dei saperi scientifico-tecnologici per un pronto impiego occupazionale dei giovani e lo sviluppo economico e culturale del territorio friulano deve essere una mission prioritaria delle istituzioni pubbliche che si occupano del binomio fondamentale scuola-impresa, in un rapporto tra capitale umano, innovazione tecnologica e crescita industriale che deve essere sempre più equilibrato e proiettato al superamento dell’attuale grave crisi». (p.b.)

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