VILLA PRIMAVERA 15/10/2013
Il fantasma dell’aeroporto di Campoformido da diverso tempo aleggia
sui giornali locali e regionali e se da una parte si presta al gioco
spingere le autorità politiche a prendere posizione e far credere di
avere grossi consensi, continua tra gli abitanti locali
a creare confusione ed incredulità per il ventilato sviluppo di piani
di volo ed atterraggio di aerei di grandi dimensioni. Come abitanti del
territorio e come Comitato di Villa Primavera vogliamo provare a fare
alcune considerazioni ed a chiedere eventuali chiarimenti. Per prima
cosa rimaniamo fermi alle dichiarazioni effettuate lo scorso febbraio,
in campagna elettorale, dall'attuale presidente della Regione Debora
Serracchiani (Messaggero Veneto 24-02-13) che affermava: «L'unica
progettualità possibile per una struttura come l’aeroporto di
Campoformido è di restare uno scalo per aerei da turismo e svolgere la
funzione di centro di formazione al servizio dei manutentori aeronautici
del Malignani. Sono convinta che per assolvere alle funzioni di
formazione e turismo le strutture esistenti si potrebbero migliorare, ma
senza stravolgere l’assetto globale». Infine: «Non possiamo
sottovalutare – concludeva l’attuale presidente del Fvg –, come invece
ha fatto finora la Regione, le preoccupazioni del Comune di
Campoformido, che intende elaborare un piano di sicurezza e del rischio
mantenendo i vincoli urbanistici esistenti. Procedere a un intervento di
altro tipo senza tener conto dei Comuni è controproducente».
Senza
entrare in questa sede in discorsi tecnici sentiamo il dovere di dire
che la diatriba sulla lunghezza delle piste da asfaltare è il vero
problema da far conoscere alla popolazione, una pista di lunghezza
inferiore agli 800 mt consente un decollo ed atterraggio di aeroplani
con una apertura alare inferiore ai 12 metri, mentre una pista con
lunghezza superiore agli 800 consentirebbe un atterraggio e decollo di
aeroplani con apertura alare 2 volte più grandi, se ciò dovesse accadere
ci troveremmo di fronte allo stravolgimento di tutto il territorio
circostante, frazioni, comuni e non solo di Villa Primavera. Come
Comitato mi preme inoltre fare alcune considerazioni economiche, nel
momento in cui si tagliano gli ospedali, si riducono i servizi, si tende
a ridurre il numero dei piccoli aeroporti nella nostra regione, alcune
persone vogliono sviluppare altri siti operativi, perché? Cosa vogliono
fare? Di chi sono i soldi che saranno spesi, forse ci sono privati
pronti ad investire i propri soldi, ma sicuramente sappiamo che l’Enac è
disposta ad intervenire con 2 milioni di euro, soldi che derivano
dalle tasse dei cittadini.
Circola voce che la pattuglia acrobatica
possa in breve lasciare Rivolto (speriamo ovviamente di no), operazione
utile per cercare di ridurre ed ottimizzare le risorse
dell’aeronautica, in questo caso cosa accadrà di questo sito?
Tutti conosciamo le difficoltà che attraversa l’aeroporto di Ronchi dei
Legionari, come cittadini vorremmo sapere quanti soldi dei
contribuenti virtuosi che pagano le tasse vengono utilizzati per
finanziare le asfittiche casse dell’aeroporto regionale. Io credo che
qualsiasi politico, di qualsiasi partito, che appoggi lo sviluppo
dell’aeroporto di Campoformido abbia il dovere di comunicare in
trasparenza i conti e di quanto costerà alla comunità questo aeroporto,
di quanto ci costa attualmente l’aeroporto regionale e di programmare un
eventuale piano per l’aeroporto di Rivolto e come verrà speso ogni
singolo euro. Ora in una fase in cui la classe politica si combatte su
quante e quali tasse far pagare o sulla eventuale possibilità di
tagliare servizi e pensioni sono convinto che sia un loro dovere essere
trasparenti e dirci chiaramente a quale persona andranno questi soldi,
chi sarà il responsabile chi li gestirà dettagliatamente, dovranno anche
dire ai cittadini che parte dei nuovi sacrifici chiesti serviranno per
lo sviluppo di un terzo aeroporto nel raggio di 50 km.
La cosa
comunque più strana che ad oggi tutti parlano di una sviluppo di
incredibili attività industriali e commerciali, di progetti formativi
che necessitano di grandi aerei ma ad oggi non si è mai visto un piano
industriale, un progetto!!
Se è vero che l'aeroporto vuole aprirsi
alla popolazione sviluppando attività culturali e museali, non dovrebbe
alzare barriere e filo spinato, ancora più imponenti di quando
l'aeroporto era militare, proprio per questo sosteniamo il Sindaco e gli
assessori a difendere il territorio comunale ed a chiedere conto di
eventuali errori ed abusi commessi nell’allestire la nuova recinzione
dell’area aeroportuale.
Abbiamo letto che l’Isis Malignani ha la
necessità di sviluppare attività di formazione di manutenzione e volo
per 27 studenti , che la dirigente dell’istituto Ester Iannis si lamenta
perché il territorio e le autorità comunali non favoriscono i suoi
progetti. Noi invitiamo la dirigente a venire a presentare in dettaglio
in una conferenza pubblica, in presenza del Sindaco e degli assessori,
presso il comune di Campoformido i piani dettagliati dello sviluppo
dell’aerea aeroportuale e di discuterne in dettaglio con la
cittadinanza, spiegandoci la necessità dell’asfaltatura della pista
(anche sulla base delle recenti dichiarazioni del WWF) ed in particolare
di quella di 1100 mt.
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