sabato 23 luglio 2011

I commenti dei cittadini

dal Gazzettino del 7 luglio:
CAMPOFORMIDO - (E.V) I principali fautori del recupero dello Sporting di Villa Primavera non si lasciano ancora andare a facili entusiasmi. Neppure dopo l'importante passaggio dell'aggiudicazione della gara. Prima preferiscono attendere che tutto diventi definitivo. E magari, perché no, anche di vedere posata la prima pietra della nuova struttura. «Sono fiducioso - commenta il primo cittadino Andrea Zuliani -. Per noi arrivare a questo punto è stata un'impresa titanica. Dovrebbe essere tutto ok, ma prima di cantare vittoria sono prudente perché ciò che conta è l'inizio dei lavori». Stesso sentimento espresso dal fondatore del gruppo su facebook che inneggia al recupero dell'impianto, Nicola Serio. «Sicuramente è una notizia positiva, finalmente, dopo 20 anni, qualcosa si sta muovendo. Ma la lunga attesa ha portato in tutti noi un po’di scetticismo. Sono anni che si parla della riapertura dell'impianto, aspettiamo di vedere che effettivamente partano i lavori - commenta -. Resta poi da giocare la partita sul recupero dell'ala dove insistevano i campi da tennis. Bisognerà valutare la fattibilità di un suo recupero e l'appeal del progetto. Si potrebbe creare un centro fitness o un'area benessere. Oppure l'Udinese potrebbe sfruttare l'area per costruirvi un centro sportivo - aggiunge -. Sono mie idee. L'importante è che il quartiere recuperi la sua vecchia vocazione sportivo-residenziale. Per noi ragazzini lo Sporting era un luogo di aggregazione e di relazioni sociali. Ora tutto si è spostato su Udine. Il quartiere avrebbe bisogno anche di altri servizi di vicinato».

SPORTING: LE RUSPE DELLA RINASCITA

dal Gazzettino del 7 luglio:
Un impianto natatorio completamente nuovo. Rispondente ai più moderni criteri di risparmio energetico e ai più innovativi sistemi di gestione. Lo Sporting di Villa Primavera immaginato dall'associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata l'appalto per la ristrutturazione del complesso sportivo è questo e molto di più. Oltre al ribasso su base d'asta, infatti, la carta vincente si è rivelata l'insieme di migliorie sul progetto guida delineato dal Comune quanto a cubatura e indirizzi generali. «La vecchia piscina verrà completamente demolita e ricostruita secondo i nuovi criteri energetici. Sarà dotata di pannelli solari e di una centralina di co-generazione. L'acqua verrà riscaldata mediante un sistema di raffreddamento di una turbina che produrrà energia elettrica. Gli isolamenti saranno a cappotto. Innovativo sarà anche il sistema di trattamento dell'acqua. Oltre al cloro per disinfettare si userà un procedimento a base di ozono che non crea problemi per le persone allergiche. Consente di entrare in acqua senza utilizzare gli occhialini e non stinge i capelli», spiega l'ingegnere Lino Mattarollo, titolare della Itec Mattarollo srl impresa di costruzioni di Basiliano, capofila, con la Valerio Sabinot srl, impresa di costruzioni di Basiliano, e l'Azzurra srl, società gemonese che già gestisce l'Aquarius di Magnano in Riviera. Il progetto per la piscina interna prevede tre vasche. Una da 25 metri per il nuoto, una da 12 per l'acquagym, il nuoto per bambini e anziani e una, più piccola, per la riabilitazione. Pur non essendo obbligato dal bando, il sodalizio friulano ha previsto anche la realizzazione di una vasca esterna, ludica, forse realizzata a forma di quadrifoglio, e dotata di idromassaggi. Ora è allo studio anche la valorizzazione del parco esterno, magari con percorsi soft per gli anziani. Prima dell'avvio dei lavori, però, bisognerà attendere ancora qualche tempo. Colpa della burocrazia. Una volta trascorso il mese di pubblicazione dell'aggiudicazione, i vincitori della gara dovranno presentare i progetti definitivo ed esecutivo che necessitano poi del nulla osta delle ferrovie e dell'Azienda sanitaria. Ma i progettisti sono fiduciosi. «Vorremmo iniziare le demolizioni entro l'autunno», auspica Mattarollo.