sabato 16 marzo 2013

Spese per tassa immondizie triplicate rispetto a prima della differenziata

Qui di seguito pubblichiamo una mail inviataci da un concittadino per la quale vi chiediamo un commento, uno spunto, una riflessione, in modo da poter intavolare un discorso con chi di competenza. Grazie.

Buongiorno,

Vi scrivo per sapere se avete in programma di sensibilizzare il Comune di Campoformido riguardo a un problema molto sentito dalle famiglie di Villa Primavera. 

Argomento:  i prezzi della "raccolta differenziata" dei rifiuti a Villa Primavera. 
Infatti, confrontando il costo di tale servizio rispetto a quello precedentemente fornito dal comune - la raccolta presso i cassonetti - si evince un aumento
di circa 300%. Il costo di un servizio pubblico, e pertanto fornita in regime di monopolio, che beneficia soprattutto la A&T.
Da un confronto prezzi per lo stesso servizio nel comune di Udine, calcolato al metro quadro, le cifre ammonta infatti a circa 70% in meno di quello che si paga a Villa Primavera. 

In un periodo nel quale molte famiglie non riescono ad arrivare a fine mese, un esborso di tale entita' mi sembra assolutamente ingiustificato, soprattutto perche' in molti comuni la differenziata ha portato a una riduzione dei costi. 
 
La motivazione della messa in opera di questo servizio cosi' poco ottimizzato al controllo dei costi (con camion che entrano e escono in ogni via o vicolo,  si fermano e ripartono in continuazione, e diversi addetti dedicati alla raccolta) e' stata, "l'abbiamo fatto perche' i cittadini del comune non differenziavano bene"; Ormai possiamo considerare detta motivazione molto obsoleta, in quanto tutti i cittadini del comune hanno imparato a suddividere bene i rifiuti nelle diverse tipologie. 

Ritengo sarebbe un'alternativa interessante per molti avere la scelta tra il servizio di recupero dei rifiuti presso l'abitazione, e quello di conferimento volontario presso un deposito,un cassonetto, o un'area dedicata

 Vi ringrazio per l'attivita' del Vs. Comitato, sperando che affrontiate anche questo problema. 

CF

Villa Primavera: il Comitato chiede trasparenza sull'aeroporto di Campoformido


Il Comitato per la Tutela di Villa Primavera denuncia che da tempo appaiono sulla stampa locale notizie contraddittorie sull'aeroporto di Campoformido, con allarmi su piani di rischio e vincoli territoriali, che potrebbero imporre limiti agli edifici, alla presenza di scuole, centri sportivi ed altri insediamenti aperti al pubblico.
Diversi politici locali, regionali e nazionali hanno manifestato il loro pensiero e le loro proposte ma noi del Comitato siamo convinti che i cittadini non siano messi in condizione di capire con precisione cosa sta succedendo e quale sarà l’assetto definitivo dell’aeroporto.
Il nostro Comitato punta a riaffermare la validità della soluzione più semplice e meno onerosa per tutti, partendo dalla constatazione che «... la pista attualmente in uso di metri 730x40 mantiene i vincoli da Piano di Rischio all'interno dei vincoli storici aeroportuali oggi esistenti in base alla tipologia di aeromobili idonei all'uso della stessa...». Anche l'Aero Club Friulano ha scritto «... di non avere necessità alcuna alla modifica dell'attuale pista in uso di m. 730x40 in funzione della propria attività lavorativa ed in base alla tipologia di aeromobili idonei all'uso della stessa come previsto da AIP Italia...» (Cit. Interrogazione Strizzolo 4-17754 del 24/9/2012).
L’attuale Giunta Regionale lo scorso 1° marzo ha diramato un comunicato stampa ufficiale dal titolo «Aeroporto di Campoformido: Riccardi, no a nuovi vincoli territoriali. Vanno mantenute le attuali tipologie di traffico». Tale posizione è stata sostanzialmente confermata anche dalla candidata alla presidenza regionale Debora Serracchiani.
Il Comune di Campoformido ha giustamente approvato all'unanimità un piano di rischio per la suddetta pista che non modifica l’attuale assetto territoriale. A questo punto perché c’è ancora qualcuno che persevera a creare allarme nella popolazione? Non possiamo credere che il vero obiettivo di Enac e Comune di Pasian di Prato sia spendere i soldi dei cittadini per asfaltare ex-novo una pista da 1.100 metri, per aerei con apertura alare fino a 24 metri, con nuovi vincoli in una area che negli ultimi 40 anni ha consolidato uno stabile assetto antropologico.
Noi cittadini chiediamo a cosa serve una nuova pista da 1.100 mt? Quali sono i suoi possibili sviluppi? Cosa si vuole fare atterrare e che non è mai atterrato negli ultimi 50 anni? Cosa si vuole mettere in sicurezza? Pensate se si dovessero mettere in sicurezza o redigere piani di rischio per tutte le piste di atterraggio presenti in regione ed attive durante il periodo bellico! Questi soggetti presentino un dettagliato business plan e dicano con chiarezza quali sono i progetti che vogliono sviluppare.
Il nostro Comitato non è per principio contrario a nuove iniziative ma vorremmo trasparenza su come vengono spesi i soldi dei cittadini. Ci piacerebbe una maggiore apertura alla popolazione dell’area aeroportuale, anche con piste ciclabili e sentieri tra i prati, piuttosto che una chiusura, come quella fatta finora dall’Enac con recinzioni, di cui recenti notizie di stampa hanno già evidenziato la non conformità.
Manteniamo piena fiducia nel lavoro delle istituzioni e chiediamo all'assessore regionale di convocare un tavolo di confronto tra le parti, aperto anche ai cittadini e siamo sicuri che potrà essere trovata una soluzione che non crei nuovi vincoli e sia rispettosa delle esigenze e del benessere delle popolazioni dei due comuni interessati.
Se chiamati noi saremo pronti a dare il nostro contributo.


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domenica 3 marzo 2013

Aeroporto, non si cambia Sollievo a Villa Primavera -articolo di Paola Beltrame.

CAMPOFORMIDO Enac rinuncia ad asfaltare la pista da 1.100 metri. Il passo indietro sul progetto da 2,5 milioni di euro sarebbe emerso nel corso dell’incontro di venerdì a Ronchi dei Legionari; il condizionale è d’obbligo, non c’è conferma ufficiale. Del resto si sussurrava che Enac avrebbe stanziato il finanziamento solo se la Regione Fvg avesse fatto altrettanto: ma l’assessore Riccardo Riccardi, presente all’incontro, come abbiamo riferito, assieme ai referenti di Campoformido e Pasian di Prato, ha chiarito che non ci sono fondi da investire. La novità solleva Villa Primavera, alla quale l’asfaltatura di quella pista avrebbe creato preoccupazioni. Dall’allungarsi del cono di rischio sull’abitato, a vincoli su nuove costruzioni, deprezzamento delle esistenti, limiti agli assembramenti (a rischio l’apertura dello Sporting), traffico di velivoli più potenti. «Ci auguriamo – dicono al comitato di Villa Primavera (www.villaprimavera.blogspot.com) – che la sospensione del progetto sia dovuta al buon senso e non alla mancanza di soldi». Che sia questo o quello il motivo, il comitato della frazione dice di «confidare nel sindaco Zuliani, che sta facendo il possibile per tutelare i cittadini». A sostegno di questa azione, il gruppo presieduto da Massimo Mellone (consiglieri Antonella Fiaschi, Luciano Cautero, Marco Nistri, Nicola Serio e Roberto Pozzuto) raccoglierà firme per chiedere alle istituzioni di non incrementare le attività di volo. Per mantenere lo status quo è anche Arduino Conti, responsabile dell’Aeroclub friulano, organismo nominato fiduciario Enac e di fatto gestore delle attività aeroportuali per conto dell’ente proprietario. «Non ci interessa come Acf – dice Conti – una cattedrale nel deserto quale sarebbe la pista da 1.100 metri, dato che la Regione sta tirando il freno sugli investimenti». Del resto non ci si può attendere altro sullo scorcio del mandato, inoltre bisogna tenere conto del momento che è tutt’altro che di vacche grasse. «Ormai la città ha fagocitato l’aeroporto – riflette il referente di Acf – e una situazione di tensione con i residenti potrebbe provocare la chiusura di tutte le attività e l’arrivo delle ruspe per far sorgere qui ville e condomini». Un basso profilo è quello che auspica Conti «per mantenere aperto questo storico scalo che non ha uguali sul territorio nazionale. Del resto, vista la crisi, dove sono questi nugoli di aeroturisti che verrebbero ad atterrare qui?».

Riccardi: l’aeroporto non aprirà al traffico commerciale - articolo di Paola Beltrame.

CAMPOFORMIDO «La Regione rispetta le autonomie locali»: così ha esordito l’assessore regionale alle infrastrutture, Riccardo Riccardi, accompagnando l’intervento di mediazione fra Comuni e Enac circa lo sviluppo dell’aeroporto di Campoformido. Non si amplierà l’attuale traffico: tale l’esito dell’incontro di ieri a Ronchi dei Legionari, presenti oltre all’assessore della giunta Tondo anche Costantino Pandolfi, Massimo Cattani e Domenico Rana di Enac, il sindaco di Campoformido, Andrea Zuliani, e il vice di Pasian di Prato, Andrea Pozzo. Riccardi si è detto favorevole a «un piano di rischio condiviso, che possa contemperare le esigenze urbanistiche con la presenza delle piste, mantenendo le attuali tipologie di traffico da scalo non commerciale». Lo storico impianto, culla dell’acrobazia collettiva e della Pan, adesso scalo minore gestito dall’Aeroclub Friulano, è compresa tra quelle che Enac intende trasferire agli enti locali. Per Riccardi rappresenta «un patrimonio che la Regione è pronta ad acquisire nelle forme che stabilirà un apposito tavolo tecnico». Delle tre piste, quella da 730 metri con fondo erboso è operativa, di un’altra, 1100 metri, viene impiegato un tratto per l’atterraggio degli alianti. Sulle quali c’è ancora disaccordo: secondo Enac «vanno fatti piani di rischio rapportati alla presenza delle due piste certificate e commisurati all’attuale operatività dello scalo», ma per Zuliani solo quella da 730 metri è documentata e su quella va fatto il piano. Riccardi tenta la mediazione: «La stesura, da parte dei Comuni, d’intesa con Enac, dei piani di rischio non vada a determinare ulteriori vincoli». Zuliani si è detto preoccupato per le conseguenze sulla prevista riapertura delle tre piscine dello Sporting Primavera. Una preoccupazione che l’Enac pare fugare, parlando di «coerenza tra previsioni urbanistiche e vincoli». (p.b.)