lunedì 19 gennaio 2009

VILLA PRIMAVERA, PERPLESSITA’ DEGLI ABITANTI SULLA NUOVA PISTA CICLABILE

Il comitato per la tutela di Villa Primavera esprime la propria opinione

In relazione alla pista ciclabile Nicola Serio, consigliere del Comitato per la tutela di Villa Primavera – l’unico legalmente costituito nella frazione – pone in evidenza che «molti abitanti non comprendono l’utilità di una pista così ampia, in rapporto allo spazio residuo per la sede stradale, che comporta dei seri problemi di circolazione. Infatti incrociando dei camion o dei bus, anche alla guida di un’utilitaria, si è costretti ad arrestare l’auto per evitare un incidente. L’amministrazione comunale ha dichiarato che l’ampiezza della strada è rimasta invariata; risulta invece evidente che il modulo della corsia adiacente la pista ciclabile si restringe nella parte centrale del tracciato rispetto alla corsia opposta. Metro alla mano la larghezza della carreggiata è di circa 5 metri e mezzo (2,75+2,75) all’altezza del parco giochi e vicino allo Sporting, mentre si restringe di quasi 50 centimetri arrivando a circa 5 metri nella parte centrale (2,35+2,70) La larghezza minima di ciascuna corsia nelle strade in cui transitano i mezzi pubblici dovrebbe essere di almeno 3,5 metri per senso di marcia (paragrafo 3.4.2 delle Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade), equivalenti ad una carreggiata di 7 metri o più. Credo che una differenza di due metri rispetto a quanto previsto da tale norma sia esagerata. Il Comune ha già dichiarato di poter ampliare la carreggiata sulla striscia di terra di proprietà comunale opposta alla pista ciclabile. La decisione a questo punto spetta agli amministratori, che devono però garantire di non togliere terreno ai privati, e prendersi le responsabilità politiche e non delle proprie scelte».
Il consigliere Marco Nistri aggiunge: «mi capita di sentire quotidianamente per le strade della frazione dalla viva voce dei residenti le esternazioni negative sulla pista ciclabile e mi è dispiaciuto leggere che il sig. Federella, segretario di un altro “comitato” ormai defunto da anni e che vive solo per sua voce e penna, si sia preso gioco di loro inventandosi che l’85% delle 505 famiglie di Villa Primavera aderiscono al suo personale “comitato” e approvano i lavori di via Santa Caterina. Evidentemente i numerosi signori che si lamentano non vengono ritenuti residenti in loco. Ma ancora di più mi lasciano perplesso le dichiarazioni dell’assessore Gobbato quando dice che l’ampiezza della pista ciclabile rispetta i limiti minimi di legge. Il D.M. n.557 del 30/11/99 articolo 6 comma 3 a e b infatti prevede che una pista ciclabile a due corsie, ovvero una per ogni senso di marcia, si rende necessaria quando sussista un flusso di traffico ciclistico superiore alle 1200 unità/ora. Ma credo che questo traffico non verrebbe generato neanche col passaggio del Giro d’Italia!»
Il Presidente Massimo Mellone esprime un giudizio personale dicendo che la pista ciclabile non era una priorità per la frazione e che i soldi della comunità potevano essere spesi per cose più urgenti, formulando infine un invito al Sindaco Zuliani: « venga ad incontrare la popolazione per discutere in modo costruttivo dei problemi della pista ciclabile, della viabilità e per aggiornarci sugli impegni presi per il rilancio della piscina dello Sporting, per illustrare la bella idea di costruire un centro civico per i più giovani, gli anziani e le associazioni della frazione. Concludo riaffermando che il nostro statuto prevede l’apoliticità del comitato e che non intende prendere parte a campagne politiche pro o contro l'amministrazione. Per questi motivi il comitato ha cercato di non partecipare alle campagne stampa che si sono svolte in questo ultimo periodo ma intende evidenziare le criticità, i malumori della gente e se possibile formulare proposte».

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' tutto vero quello che scrivete! gia dall'inizio della realizzazione si vedeva che avevano preso male le misure.... Adesso abbiamo a Villa Primavera una pista ciclabile piu' larga che a Udine, dove di biciclette ne passano molte di piu'. Ma chi ha voluto che l'amministrazione spendesse cosi tanti soldi per una realizzazione che, rispetto ad altre piu' urgenti, non e' certo cosi necessaria?
Continuate a informarci, caro comitato (di cui apprezziamo particolarmente l'apoliticita), di tutto ciò che succede.
Saluti!